Fuorilegge
Anna North
Nell’anno del Signore 1894 diventai una fuorilegge. Come molte cose, non avvenne tutto in una volta.
Sotto la guida della madre, Ada, diciassette anni, sta imparando a diventare una levatrice. Un lavoro di cui ama ogni aspetto… ma che è un ricordo costante dell’unica ombra della sua vita. Infatti, benché lei e il marito si amino molto, ormai è quasi un anno che sono sposati e non hanno ancora avuto figli. Un peccato mortale in un Paese decimato dalla Grande Influenza e che ha quindi un disperato bisogno di uomini. Un peccato che le donne sterili, considerate per questo streghe, scontano con l’impiccagione. Per salvarsi la vita, Ada deve fuggire e si unisce a una banda di rinnegati, che compiono furti e rapine per il sogno di Kid, il loro capo, che ambisce a creare una società in cui non esistano differenze di genere… Grazie a un’eroina eccezionale, coraggiosa e determinata, Anna North riscrive il mito del West in chiave femminista, creando una saga originalissima e avvincente.
“Mi stai ascoltando?” chiese mia suocera. “Sto cercando di spiegarti perché mi ha fatto tanto male scoprire che ci hai traditi. Scoprire che hai scelto di andare con un altro uomo quando mio figlio ti adora al punto che era pronto ad aspettare un altro anno se fosse stato necessario.”
Immaginai le conversazioni che dovevano avere avuto sulla mia incapacità di concepire, le stesse in cui gli aveva detto di risparmiare le sue energie per i miei giorni fertili. Dubitavo che madre o figlio avrebbero atteso per un anno.
“Non volevo andare a letto con lui,” dissi. “Volevo solo darvi un nipote.”
Mia suocera alzò gli occhi al cielo. “Beh, ha funzionato? Adesso sei incinta?”
Scossi il capo. Avevo cominciato a sanguinare quella mattina.