La giurata

Alzate la mano destra e giurate di dire tutta la verità, nient’altro che la verità. Ma qual è la verità? La vostra? Ed è la stessa degli altri? La verità di Frédéric e Lucile è l’innocenza: no, dicono, non abbiamo strangolato la zia di Frédéric per impadronirci del suo denaro. La verità di Anna Zeller è la sua coscienza di giurata. Il mondo ha già deciso: i due imputati sono colpevoli.
Ma cosa si prova a segnare il destino di due persone che si trovano al bivio tra la libertà e il carcere? Perché la verità non è mai semplice. Di certo non lo è quella di Anna, a partire dal fatto che il suo vero nome è Anna Boulanger. Un nome che è soltanto la prima delle prigioni che nascondono il suo passato e le cui porte si aprono a poco a poco, scardinate da ricordi fino ad allora rimasti sepolti. E, mentre il processo avanza tra testimonianze e rivelazioni, nell’animo di Anna si fa strada una nuova verità, tanto dolorosa quanto incontestabile: il segreto che la tormenta da anni deve riemergere, costi quel che costi…
Un processo “sensazionale” in cui la sentenza sembra già scritta, una donna con un passato inquietante, una storia in cui niente è come sembra: un folgorante romanzo d’esordio.

Io sono la giurata, quella che siede immobile, quella che dubita, quella che condanna o assolve. Nel mio tribunale risuonano le domande che nessuno fa: chi vi ha ferito, dentro? Qual è l'ultimo ricordo che avete cancellato? A chi non avete potuto dire addio? All'appuntamento con i ricordi, gli assenti hanno sempre torto. Il vuoto che lasciano lo riempiamo noi con un sacco di certezze che non assomigliano a nessuna realtà. Bugie rivolte agli altri, e soprattutto a noi stessi.

Uno splendido romanzo sulla verità, sulla memoria e sulla precarietà di ciò che crediamo indiscutibile.

France Info

La forza di questo romanzo sta nella straordinaria abilità dell'autrice di fondere la storia del processo con quella della protagonista.

Le Monde

Alzate la mano destra e giurate di dire tutta la verità, nient’altro che la verità. Ma qual è la verità? La vostra? Ed è la stessa degli altri? La verità di Frédéric e Lucile è l’innocenza: no, dicono, non abbiamo strangolato la zia di Frédéric per impadronirci del suo denaro. La verità di Anna Zeller è la sua coscienza di giurata. Il mondo ha già deciso: i due imputati sono colpevoli.
Ma cosa si prova a segnare il destino di due persone che si trovano al bivio tra la libertà e il carcere? Perché la verità non è mai semplice. Di certo non lo è quella di Anna, a partire dal fatto che il suo vero nome è Anna Boulanger. Un nome che è soltanto la prima delle prigioni che nascondono il suo passato e le cui porte si aprono a poco a poco, scardinate da ricordi fino ad allora rimasti sepolti. E, mentre il processo avanza tra testimonianze e rivelazioni, nell’animo di Anna si fa strada una nuova verità, tanto dolorosa quanto incontestabile: il segreto che la tormenta da anni deve riemergere, costi quel che costi…
Un processo “sensazionale” in cui la sentenza sembra già scritta, una donna con un passato inquietante, una storia in cui niente è come sembra: un folgorante romanzo d’esordio.

Io sono la giurata, quella che siede immobile, quella che dubita, quella che condanna o assolve. Nel mio tribunale risuonano le domande che nessuno fa: chi vi ha ferito, dentro? Qual è l'ultimo ricordo che avete cancellato? A chi non avete potuto dire addio? All'appuntamento con i ricordi, gli assenti hanno sempre torto. Il vuoto che lasciano lo riempiamo noi con un sacco di certezze che non assomigliano a nessuna realtà. Bugie rivolte agli altri, e soprattutto a noi stessi.

Uno splendido romanzo sulla verità, sulla memoria e sulla precarietà di ciò che crediamo indiscutibile.

France Info

La forza di questo romanzo sta nella straordinaria abilità dell'autrice di fondere la storia del processo con quella della protagonista.

Le Monde