Il passato non si cancella

La morte di Luigi Cortesi e Greta Kampf nel loro lussuoso appartamento di via Malpighi scuote tutta Milano, anche perché – a quanto pare – si tratta di un omicidio-suicidio. La sera stessa, nella portineria di uno stabile vicino, viene rinvenuto il corpo della custode, vittima di un tragico incidente domestico. Il caso viene affidato ad Anita Landi, ex atleta delle Fiamme Oro diventata ispettore di Polizia. Aiutata dall’amministratore dei due palazzi, Giacomo Valli, e dal suo coinquilino, Francesco Gazzola, Anita comincia le indagini, cercando di non farsi condizionare dall’ostilità dei colleghi – che nutrono nei suoi confronti vecchi rancori – e di districarsi in un mondo in cui nulla è ciò che appare, tra broker spietati e ingenue vecchiette, giornalisti disposti a tutto per uno scoop e informatori della Polizia non sempre credibili. Ma non può mollare, perché sa che, in quella Milano che sembra bruciare sotto lo sfolgorante sole di giugno, l’assassino è pronto a colpire ancora.

Non si muoveva.
Uscì dal suo nascondiglio, un piccolo spazio tra la dispensa e il frigorifero. Si avvicinò lentamente al corpo steso a terra, accanto al tavolo. Non provava terrore o dolore, angoscia o strazio. Non provava nulla.
Osservò il cadavere in silenzio e quando udì le urla disperate in strada si voltò verso la finestra spalancata.
Bussarono alla porta di casa ma non andò ad aprire.
Quando riuscirono a entrare era ancora in cucina, immobile, a fissare il corpo senza vita.
Nessuno si accorse di cosa aveva raccolto e infilato in tasca.

Una rivelazione assoluta tra i giallisti dell'ultima ondata.

Avvenire

Una rivelazione assoluta tra i giallisti dell’ultima ondata.

Avvenire

Immaginatevi un palazzo della Milano bene, aggiungete una portinaia curiosa, un’ispettrice di polizia che si porta dietro un dramma del passato, combinate il tutto e otterrete una complessa indagine che vi terrà incollati alla pagina.

MilanoNera

La morte di Luigi Cortesi e Greta Kampf nel loro lussuoso appartamento di via Malpighi scuote tutta Milano, anche perché – a quanto pare – si tratta di un omicidio-suicidio. La sera stessa, nella portineria di uno stabile vicino, viene rinvenuto il corpo della custode, vittima di un tragico incidente domestico. Il caso viene affidato ad Anita Landi, ex atleta delle Fiamme Oro diventata ispettore di Polizia. Aiutata dall’amministratore dei due palazzi, Giacomo Valli, e dal suo coinquilino, Francesco Gazzola, Anita comincia le indagini, cercando di non farsi condizionare dall’ostilità dei colleghi – che nutrono nei suoi confronti vecchi rancori – e di districarsi in un mondo in cui nulla è ciò che appare, tra broker spietati e ingenue vecchiette, giornalisti disposti a tutto per uno scoop e informatori della Polizia non sempre credibili. Ma non può mollare, perché sa che, in quella Milano che sembra bruciare sotto lo sfolgorante sole di giugno, l’assassino è pronto a colpire ancora.

Non si muoveva.<br/>Uscì dal suo nascondiglio, un piccolo spazio tra la dispensa e il frigorifero. Si avvicinò lentamente al corpo steso a terra, accanto al tavolo. Non provava terrore o dolore, angoscia o strazio. Non provava nulla.<br/>Osservò il cadavere in silenzio e quando udì le urla disperate in strada si voltò verso la finestra spalancata.<br/>Bussarono alla porta di casa ma non andò ad aprire.<br/>Quando riuscirono a entrare era ancora in cucina, immobile, a fissare il corpo senza vita.<br/>Nessuno si accorse di cosa aveva raccolto e infilato in tasca.

Una rivelazione assoluta tra i giallisti dell'ultima ondata.

Avvenire

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Immaginatevi un palazzo della Milano bene, aggiungete una portinaia curiosa, un’ispettrice di polizia che si porta dietro un dramma del passato, combinate il tutto e otterrete una complessa indagine che vi terrà incollati alla pagina.

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