Il libro di Miss Buncle
Dorothy Emily Stevenson
Miss Barbara Buncle non è molto bella, non è molto elegante, ma è molto, molto annoiata. In più, siamo nei primi anni ’30 del Novecento e la crisi economica si fa sentire: rendendosi conto che la sua rendita si sta assottigliando, Miss Buncle decide che, per tirare avanti, deve inventarsi qualcosa. Per esempio scrivere un libro. Non ha una fervida immaginazione, ma intorno a lei c’è una folla di personaggi bell’e pronta. E così si mette a osservare la gente di Silverstream, il villaggio in cui vive, trasferendone sulla carta vizi e virtù con implacabile schiettezza. Però, quando il libro viene pubblicato – sotto pseudonimo – e diventa un bestseller, scatena un putiferio: lì, in quelle pagine, c’è infatti la vita di ogni abitante di Silverstream, anche in quegli aspetti che tutti hanno cercato di tenere ben nascosti. Parte allora la caccia al misterioso autore e la vita di Miss Buncle diventa molto difficile…
Un romanzo che rivela tutta la forza dirompente delle storie all’apparenza comuni, le molte verità che talvolta osano raccontare e le intriganti bugie che spesso fanno emergere. E lo fa con sorridente, irresistibile ironia.
'Il suo romanzo mi è piaciuto davvero molto e voglio pubblicarlo', disse Mr Abbott.
'Oh!' esclamò Miss Buncle, sorpresa.
'Mi dica: è il suo primo romanzo? Come si è sentita mentre lo scriveva? E perché lo ha scritto?'
'Perché avevo bisogno di soldi', rispose semplicemente Miss Buncle.