Olivia
Dorothy Strachey
Delicata confessione in equilibrio tra l’innocenza della giovinezza e le ambiguità del mondo adulto, Olivia è un romanzo ambientato nel collegio francese di Les Avons, dove la protagonista, sedicenne, viene mandata a completare la sua educazione, com’era d’uso nelle famiglie inglesi ai primi del ’900. In quel luogo in cui regna – per l’epoca – una straordinaria libertà intellettuale, Olivia scopre l’amore: è una delle direttrici della scuola, Mademoiselle Julie, a sconvolgerla, con tutta la violenza di una passione che si manifesta soltanto in piccoli gesti – una carezza, il regalo di un dolce – ma che non per questo è meno assoluta, segnata com’è da momenti d’inebriante felicità alternati ad altri di cupa disperazione. In un mondo così fragile che basta un sussurro per mandarlo in frantumi, la passione di Olivia è un tornado che scuote l’intero collegio, suscita gelosie, maldicenze, invidie e incomprensioni ed esaspera gli animi a tal punto che una tragedia è forse l’unica conclusione possibile…
Un classico di straordinaria attualità per il modo in cui tratta i temi dell’identità sessuale e dell’affermazione femminile, esaltato dalla magistrale traduzione di Carlo Fruttero e da una illuminante introduzione di André Aciman.
"L'amore è sempre stato l'occupazione principale della mia vita, l'unica cosa che io abbia sempre ritenuto - anzi, sentito - essere supremamente importante, e non dirò che a questa esperienza non ne seguirono altre. Ma a quel tempo ero innocente, e la mia era l'innocenza dell'ignoranza. Non sapevo che cosa stesse succedendo a me. Non sapevo che cosa fosse successo a tutti."