Arabella
Georgette Heyer
In viaggio verso Londra, alla ricerca del ricco marito che il povero Yorkshire non le può offrire, Arabella Tallant ha la sventura di ritrovarsi su una carrozza inservibile e la prontezza di volgere quell’inconveniente a suo vantaggio. Nel cercare rifugio per sé e per l’anziana governante che la accompagna, infatti, si ritrova nella dimora di Robert Beaumaris, uno degli uomini più facoltosi e seducenti di tutta Londra. Cenerentola ha dunque incontrato il suo Principe Azzurro? Non proprio: Arabella è troppo fiera, troppo incantevole e troppo impulsiva per starsene umilmente da parte; Robert è troppo aristocraticamente annoiato per mettersi alla ricerca della scarpetta; e il Bel Mondo londinese è troppo impiccione e ottuso per favorire il vero amore. Così, in un irresistibile gioco di equivoci, coincidenze, menzogne e colpi di scena, Arabella ingaggia un tempestoso duello con un avversario del tutto degno di lei, mentre intorno a loro si agitano un fratello assai incauto e un gentiluomo molto cauto, una (fata) madrina senza – purtroppo – poteri magici e un’anziana e temibilissima gentildonna. E se il finale è gioiosamente prevedibile, rimangono però intatti il piacere e la sorpresa di leggere questo delizioso romanzo della scrittrice più romantica e appassionante in assoluto.
Arabella entrò mentre i due gentiluomini stavano ridendo ed ebbe così il privilegio di vedere Robert Beaumaris nel suo aspetto migliore. Non le attraversò la mente il pensiero che pure lei era assai graziosa, con i riccioli scuri e la carnagione perfetta, mirabilmente sottolineati da un cappellino a cupola alta, ornato da piume di struzzo e annodato con un nastro color cremisi. Si fermò sulla soglia, guardandosi attorno con innocente, stupito interesse. Poi il suo sguardo si posò su Beaumaris. Non aveva mai visto un uomo così elegante.