Kerestetìl

Cosa resta dei ricordi? Parafrasando ironicamente il titolo della più celebre canzone di Charles Trenet – Que reste-t-il de nos amours? – Irene Bignardi ricostruisce un mondo che non esiste più, ma i cui sentimenti sono sempre attuali. Di volta in volta sognatrici e realiste, traditrici e tradite, ingenue e meschine, le donne di Bignardi fanno parte della borghesia illuminata milanese degli anni ‘50 e ‘60, anni ricchi di sperimentazioni artistiche e personali. Un mondo tutto sommato gentile, dove un maturo regista riesce a resistere alle avance di una giovanissima ammiratrice, una moglie cerca di salvare il proprio matrimonio, un artista si trasferisce con la moglie a casa del committente così da risparmiare mentre conclude il lavoro. Con intensità e ironia, Irene Bignardi ci regala un quadro d’epoca animato da tutte quelle emozioni che ancora oggi ci accompagnano durante quel lungo percorso che si chiama diventare adulti.

Cosa resta dei ricordi? Parafrasando ironicamente il titolo della più celebre canzone di Charles Trenet – Que reste-t-il de nos amours? – Irene Bignardi ricostruisce un mondo che non esiste più, ma i cui sentimenti sono sempre attuali. Di volta in volta sognatrici e realiste, traditrici e tradite, ingenue e meschine, le donne di Bignardi fanno parte della borghesia illuminata milanese degli anni ‘50 e ‘60, anni ricchi di sperimentazioni artistiche e personali. Un mondo tutto sommato gentile, dove un maturo regista riesce a resistere alle avance di una giovanissima ammiratrice, una moglie cerca di salvare il proprio matrimonio, un artista si trasferisce con la moglie a casa del committente così da risparmiare mentre conclude il lavoro. Con intensità e ironia, Irene Bignardi ci regala un quadro d’epoca animato da tutte quelle emozioni che ancora oggi ci accompagnano durante quel lungo percorso che si chiama diventare adulti.

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