Un'amicizia perfetta
Kamila Shamsie
Karachi, 1988. Maryam e Zahra, due quattordicenni, condividono segreti, dubbi e la passione per George Michael. E, con la caduta della dittatura e la salita al potere di Benazir Bhutto, il mondo sembra all’improvviso pieno di possibilità. Proprio sull’onda di questo entusiasmo, le due ragazze prendono una decisione avventata, che significherà per loro la fine dell’infanzia e l’inizio di un futuro molto diverso da quello immaginato.
Nella Londra di oggi, Maryam e Zahra sono diventate donne di potere, anche se hanno un’idea molto diversa su come esercitarlo. Continuano a essere legate da una profonda amicizia, ma anche dal ricordo di quella decisione, che riaffiora nel presente in modo inatteso e forse devastante… Un romanzo intenso, che esplora la difficoltà di conoscere davvero anche le persone che ci sono più vicine.
Camminavano e continuarono a camminare. Fuori dal parco, lungo Park Crescent, nel vuoto innaturale di Regent Street, oltre la statua di Cupido dove due innamorati si baciavano a dispetto di tutto e celebrando tutto, poi verso i leoni bronzei di Trafalgar Square, e poi sarebbero andate avanti, oltre lo stesso Tamigi, e a quel punto forse si sarebbero voltate o forse no. Per tutto il tempo tennero lo sguardo fisso di fronte a sé, senza parlare. Non c’era nulla da dire e nessun altro posto in cui essere.