La Fattoria delle Magre Consolazioni
Stella Gibbons
Una raffinata educazione serve a poco se a diciannove anni ci si ritrova orfane, senza un soldo e incapaci di guadagnarsi da vivere. È così che Flora va ad abitare nel Sussex, presso alcuni lontani parenti che hanno una fattoria dal nome davvero poco attraente: la Fattoria delle Magre Consolazioni. In più, i parenti sono assai eccentrici, la fattoria è in rovina e la matriarca – che ha smarrito la ragione dopo aver visto “qualcosa di orribile nella legnaia” settant’anni prima – tiene tutta la famiglia in scacco.
Novella Alice nel Paese delle (non) Meraviglie, Flora non si lascia intimidire da quella follia diffusa e, armata di buonsenso e determinazione, cerca di raddrizzare fattoria e famiglia…
Un romanzo trascinante e sorprendente, un classico del Novecento intriso di modernissima comicità.
Sul calesse, Flora aveva il collo di pelliccia stretto intorno alla gola per proteggersi dall'aria gelida e cullava sulle ginocchia la valigetta con la camicia da notte e gli oggetti da toeletta. La prospettiva di ciò che avrebbe trovato alla Fattoria delle Magre Consolazioni non era tale da rallegrarle lo spirito. Ricordò una frase letta in un libro: “Mai affrontare un nemico alla fine di un viaggio, a meno che il viaggio non sia il suo”, e ne trasse una magra consolazione.