La signora scostumata
Vita Sackville-West
Inghilterra, 1905 C’è molto di scandaloso, nella relazione tra il diciannovenne Sebastian, duca di Chevron, e Lady Sylvia, che di anni ne ha quaranta ed è la moglie del potente Lord Roehampton. Ma, nell’universo dorato dell’aristocrazia inglese, tutto è ammesso, basta che non sia di dominio pubblico, basta che rimanga dietro il muro di seta e piume, di ville e castelli, di ricevimenti e dinner party. Sempre più consapevole di vivere in una gabbia dorata, Sebastian è inquieto e l’incontro con Leonard Anquetil, audace esploratore del Polo Nord e “spirito libero”, gli fa improvvisamente immaginare una vita diversa, libera dall’ipocrisia e dalle soffocanti convenzioni della società cui appartiene. Una vita che attira anche la sorella di Sebastian, Viola, “moderna” e spregiudicata, almeno nell’animo. Ma allora, alla fine, chi è la vera signora scostumata? La bellissima Sylvia, leggera, egocentrica, capricciosa, “creatura d’impudente vanità”, che però rinnega il suo amore? Oppure è Viola, che almeno prova a rifiutare il suo passato e la sua famiglia, per costruire una vita interamente sua?
Se Jane Austen fosse vissuta oggi, e avesse conosciuto l'ambiente che Vita Sackville-West conosce e tratteggia nel romanzo, avrebbe scritto 'La signora scostumata'. ('The Outlook and Independent', 1930)
L'intrigante storia di un'epoca e di una classe sociale... Vita Sackville-West è intelligente e arguta e ha costruito il suo romanzo con accuratezza e convinzione. ('The New Republic', 1930)
Un romanzo in cui si coglie tutta la malinconia di un mondo che sta scomparendo e Vita Sackville-West è tanto abile a raccontarlo quanto precisa nel giudicarlo. ('Modern Fiction Studies', 1956)