La valigia di Arsène

Arsène ha perso tutto in una notte del 1994, quando il suo villaggio in Ruanda è stato messo a ferro e fuoco. Solo, portando con sé soltanto una valigia appartenuta al padre, il ragazzo si ritrova a vagare in mezzo a orrori indicibili. Per fortuna, una coppia parigina lo incontra e lo adotta, dandogli calore e affetto. Alcuni anni dopo, però, in risposta alla richiesta di Suzanne, una giovane insegnante di scrittura, Arsène porta in classe proprio quella valigia e comincia a raccontarne la storia, tra mille esitazioni e incertezze. Non sa che Suzanne, a sua volta, è in un momento difficile della sua vita: alla morte del padre si è infatti aggiunta la perdita della sua casa d’infanzia. Tra i due, uniti dal dolore e dai ricordi, nascerà un legame emotivo profondo, forse l’unico modo per superare il trauma e riprendere davvero a sperare…

“Non c’è più niente che possa far paura a uno come te che ha vagato, così piccolo, in un ambiente ostile. O meglio, una cosa ti fa paura, anzi, ti terrorizza: raccontare. Ma da quando racconti la tua storia soffri di meno, o in modo diverso. Hai tolto al male il peso del segreto.”

Una storia di dolore, ma anche di accoglienza e rinascita grazie al potere delle parole, della scrittura e dell'immaginazione.

Giovanni Mediante, Economia Italiana

Arsène ha perso tutto in una notte del 1994, quando il suo villaggio in Ruanda è stato messo a ferro e fuoco. Solo, portando con sé soltanto una valigia appartenuta al padre, il ragazzo si ritrova a vagare in mezzo a orrori indicibili. Per fortuna, una coppia parigina lo incontra e lo adotta, dandogli calore e affetto. Alcuni anni dopo, però, in risposta alla richiesta di Suzanne, una giovane insegnante di scrittura, Arsène porta in classe proprio quella valigia e comincia a raccontarne la storia, tra mille esitazioni e incertezze. Non sa che Suzanne, a sua volta, è in un momento difficile della sua vita: alla morte del padre si è infatti aggiunta la perdita della sua casa d’infanzia. Tra i due, uniti dal dolore e dai ricordi, nascerà un legame emotivo profondo, forse l’unico modo per superare il trauma e riprendere davvero a sperare…

“Non c’è più niente che possa far paura a uno come te che ha vagato, così piccolo, in un ambiente ostile. O meglio, una cosa ti fa paura, anzi, ti terrorizza: raccontare. Ma da quando racconti la tua storia soffri di meno, o in modo diverso. Hai tolto al male il peso del segreto.”

Una storia di dolore, ma anche di accoglienza e rinascita grazie al potere delle parole, della scrittura e dell'immaginazione.

Giovanni Mediante, Economia Italiana